La rassegna cinematografica di film tratti da opere letterarie vi aspetta!
L’iniziativa, a cura di Fabio Pagano e Cecilia Ventriglia, realizzata in collaborazione con la Pro loco di Tuoro sul Trasimeno, propone ogni mese un appuntamento diverso con il grande Cinema italiano dagli anni ’40 ai giorni nostri.
“La vita agra”, locandina
Dopo il film “Le amiche”, il terzo appuntamento previsto per Venerdì 15 Dicembre, vi propone “La vita agra”, un film di Carlo Lizzani, datato 1964.
Tratto dall’omonimo e ampiamente autobiografico romanzo di Luciano Bianciardi, “La vita agra”, è stato inserito nella raccolta Uno dei 100 film italiani da salvare: l’insieme di quei film che hanno contribuito al cambiamento della memoria collettiva del Bel Paese tra il 1942 e il 1978.
Il protagonista, interpretato da Ugo Tognazzi, è Luciano Bianchi, intellettuale che lavora come responsabile di iniziative culturali in un paese della Bassa Padana.
Il giorno in cui viene licenziato una terribile esplosione nella miniera uccide 43 operai; da qui inizia la sua lotta contro la mancanza della sicurezza sul lavoro che lo porterà ad abbandonare la famiglia per arrivare a Milano; qui incontrerà Anna (Giovanna Ralli), una giovane giornalista romana, accanto alla quale la sua vita prenderà una piega inaspettata.
Enzo Jannacci ne “La vita agra”
Lo stesso Bianciardi, autore del libro, ha partecipato alle riprese del film, prendendovi addirittura parte in una scena accanto a Tognazzi.
All’interno del film è inoltre presente un Cameo di un giovanissimo Enzo Jannacci che suona e canta la prima versione della sua canzone “L’ombrello di mio fratello”.
La visione del film è a offerta libera e con il ricavato verrà acquistato, per la biblioteca di Tuoro, il libro da cui il film è tratto.
Ad allietare la serata non mancheranno dolci prelibatezze gentilmente offerte dal forno “Fratelli Lazzeri”.
Cosa aspettate, il grande Cinema italiano è pronto a raccontarsi, Venerdì 15 Dicembre, alle ore 20:45, presso il Teatro Comunale dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno.
Ugo Tognazzi e Giovanna Ralli
